
L’emergenza Coronavirus condiziona i prezzi delle abitazioni nell’Eurozona
Secondo i dati di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, nel secondo trimestre del 2020 tutti i paesi dell’area dell’euro hanno registrato un aumento del 5% dei prezzi delle abitazioni.
L’indice dei prezzi delle case misura le variazioni di prezzo di tutte le proprietà residenziali acquistate dalle famiglie. Ivi inclusi appartamenti, bifamiliari, villette a schiera e ogni altro tipo di immobile sia preesistente sia di nuova costruzione, indipendemente dalla destinazione d’uso.
Rispetto al primo trimestre dell’anno, tra aprile e giugno nel pieno delle restrizioni dovute alla pandemia, i prezzi del mercato immobiliare sono aumentati dell’1,7% nell’area dell’euro e dell’1,5% nell’Unione Europea al completo.
Tra gli stati membri, il Lussemburgo è quello in cui si sono registrati i maggiori aumenti annuali dei prezzi delle abitazioni con il +13,3%. Seguono Polonia con 10,9% e Slovacchia con 9,7%. In Italia l’aumento si aggira intorno al 3,4%, una misura decisamente inferiore rispetto alla vicina Germania, +6,6%, alla Francia +5,5 e al Portogallo +7,8%.
Fuori dal coro Ungheria e Cipro dove si registra un calo dei prezzi rispettivamente del 5,6% e del 2,9%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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