
In Lombardia -300 milioni alla ristorazione
La seconda ondata di Coronavirus è arrivata e sta interessando tutta la Penisola, ma alcune Regioni stanno subendo più di altre l’innalzamento della soglia dei contagi. Tra esse la Lombardia, che ha scelto ancora una volta di applicare il coprifuoco per cercare di contenere l’espansione del virus. Dalle 23 alle 5 del mattino obbligo di chiusure per i bar, i ristoranti e gli esercizi commerciali (leggi qui).
Secondo l’ufficio studi di Confcommercio Milano questa nuova misura può costare fino a 300 milioni di euro in un mese al settore già vessato della ristorazione. Solo a Milano saranno quattromila le attività che dovranno chiudere la notte. Duemila tra bar e pub che potrebbero avere un costo mancato di 31,4 milioni in un mese, più i ristoranti e le pizzerie con un rosso da 10,4 milioni.
Inoltre, la stretta arriva ai centri commerciali, chiusi nel fine settimana: «il sabato e la domenica – spiega Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano – la chiusura delle 19 grandi strutture non alimentari della città ruba il 40% del volume d’affari mensile, cioè almeno 13 milioni. Nelle medie strutture di vendita non alimentari, che a Milano sono 760, la perdita sarà di 59 milioni di euro mensili». Per un totale di 62 milioni di euro che vanno a sommarsi alle perdite Horeca.
Dopo la Lombardia, anche Campania e Lazio si sono mosse per attuare il coprifuoco (leggi qui).
La Federazione italiana dei pubblici esercizi ha messo in guardia il Governo sulle conseguenze di una stretta generalizzata: secondo gli ultimi dati un coprifuoco nazionale comporterebbe una perdita di 44 milioni di euro al giorno per 1,3 miliardi di mancati incassi in un mese.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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