
Le congetture ed i nodi da sciogliere
Oggi gli occhi sono tutti o quasi puntati sull’offerta di Cdp per acquisire l’88% di Autostrade per l’Italia (Aspi), la controllata di Atlantia. Secondo Il Sole 24 Ore, l’offerta sarebbe di 8 miliardi (9,1 miliardi per il 100%), ma sarebbe a carico di Atlantia una garanzia di circa 700 milioni per eventuali cause danni, che implicherebbe un incasso netto di 7,3 miliardi.
Non solo. Secondo La Repubblica l’offerta includerebbe inoltre una seconda clausola di garanzia pari a 810 milioni legata ai danni per inquinamento nella costruzione della variante di Valico, un tratto autostradale appenninico di 37 km, compreso tra le località di La Quercia e Aglio, in esercizio dal 23 dicembre 2015. Un processo avviato nel 2013 e per il quale Aspi è già stata assolta in primo grado.
L’offerta scadrà il 16 marzo ma secondo indiscrezioni il CdA di oggi di Atlantia difficilmente respingerà l’offerta, mentre sarebbe più probabile che verifichi nuovamente con gli advisors l’offerta e convochi l’assemblea degli azionisti. Secondo gli esperti l”accordo tra CdP e Atlantia risolverebbe il problema del debito nella holding (4,5 miliardi).
di: Maria Lucia PANUCCI
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