
La presenza femminile è aumentata grazie all’introduzione della norma, che compie 10 anni
Le quote rosa compiono 10 anni e stanno avendo effetti positivi: è quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio inter-istituzionale sulla partecipazione femminile negli organi di amministrazione e controllo delle società italiane, a cui partecipano Banca d’Italia, Consob e il dipartimento delle Pari opportunità. La legge che le disciplina è la 120 del 2011 e, nelle società che ne sono oggetto, è stato riscontrato un generale aumento della presenza femminile nelle posizioni di vertice.
«La quota delle donne nei consigli di amministrazione all’inizio del periodo esaminato era piuttosto bassa per tutte le tipologie di società considerate – fanno notare dall’Osservatorio – era pari al 22% nelle società di capitali e significativamente inferiore nelle società quotate e nelle banche, dove si attestava rispettivamente al 7% e al 6%. La presenza delle donne negli organi amministrativi delle società è aumentata negli anni successivi, sebbene in misura eterogenea nelle diverse tipologie di società». Oggi, nei settori senza vincoli sulla composizione di genere la quota delle donne negli organi amministrativi è rimasta stabile a 24% nelle società private mentre è cresciuta, anche se in misura modesta, nelle banche, dove è arrivata al 17%. Nelle società quotate e nelle società a controllo pubblico la presenza femminile è aumentata notevolmente.
Rimane fuorviante tuttavia un dato: nelle società quotate solo il 2% delle donne ricopre il ruolo di amministratore delegato. Nelle banche addirittura questo numero scende all’1% (leggi anche qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ASKANEWS
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