
L’offerta supera quella del consorzio Cdp con i fondi Blackstone e Macquarie pari a circa 9,1 miliardi di euro
Aspi ha un altro contendente oltre al consorzio guidato dal Cdp. Florentino Perez, presidente del gruppo di costruzioni spagnolo Acs, ha inviato una lettera ai vertici di Atlantia nella quale ha messo nero su bianco il suo interesse per Autostrade per l’Italia. Secondo quanto riporta il Financial Times sul piatto la società ha messo 10 miliardi di euro, superando così anche se di poco quella di Cdp con i fondi Blackstone e Macquarie pari a circa 9,1 miliardi di euro.
Acs punta ad aggiungere Aspi alla sua rete di strade a pedaggio globale che gestisce attraverso partecipazioni in Abertis, una società partecipata insieme ad Atlantia. «Data la stretta relazione con il nostro gruppo a seguito dell’acquisizione congiunta di Abertis, Acs ha seguito la situazione di Aspi negli ultimi mesi e crediamo che Aspi sia un asset interessante che si adatta perfettamente alla strategia di lungo termine di Acs», scrive Perez nella lettera aggiungendo che Acs sarebbe disposta ad accogliere altri investitori nell’offerta, tra cui anche Cassa Depositi e Prestiti.
Ora bisogna attendere il CdA di Atlantia che dovrebbe fare un’analisi preliminare dell’offerta del consorzio Cdp. Secondo fonti del Financial Times sul tavolo del board verrà valutata anche l’offerta di Acs. E c’è già chi fa il tifo per Perez. Chris Hohn manager del fondo Tci (azionista di Atlantia con circa il 10%) ha manifestato soddisfazione per l’interesse spagnolo, visto che ha sempre giudicato tra i 11 e i 12 miliardi la giusta valutazione di Aspi. «Acs-Abertis sembra preparato ad offrire un prezzo più alto di Cdp per Aspi ed è chiaramente un partner industriale superiore a Blackstone e Macquarie. Aspi deve essere venduta al miglior offerente senza interferenze da parte del governo italiano», ha detto Hohn.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI
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