
Nelle ultime settimane era diventata la La Mecca vaccinale per il flusso di viaggiatori che andavano per ricevere il siero. Ora a sorpresa è stato annunciato il blocco che dovrebbe essere temporaneo, anche se una dato di ripresa non è stata comunicata
La Serbia sospende a sorpresa le vaccinazioni agli stranieri. E’ quanto si evince da una notizia dell’agenzia di stampa Tanjug che cita la premier Ana Brnabic. Il blocco dovrebbe essere temporaneo. Non si conosce la motivazione di questa decisione. Sembra solo che il Governo al momento abbia scelto di concentrarsi sull’immunizzazione dei residenti.
La Serbia era stata ribattezzata la “La Mecca dei vaccini” perché la notizia che il siero veniva distribuito gratis anche ai turisti aveva generato nelle ultime settimane un flusso notevole di “pellegrini” in viaggio verso il Paese. Secondo i media sarebbero stati oltre 22 mila gli stranieri dei Paesi balcanici vicini giunti a vaccinarsi in Serbia a fine marzo. Ma si sono recati lì anche decine di italiani e cittadini di altri Paesi Ue.
Gli stranieri avevano la possibilità di scegliere il farmaco “preferito” tra Pfizer, Moderna, Sputinik V, AstraZeneca e persino il cinese Sinopharm. La procedura era semplicissima: bastava compilare un questionario sul portale governativo. Nel modulo online si inserivano i propri contatti sms e e-mail, si sceglieva il siero e si attendeva di ricevere la data e l’orario dell’appuntamento. La convocazione avveniva in 48 ore. Stesso iter per la seconda dose che dava il diritto a ricevere il certificato vaccinale da far poi registrare nel proprio Paese. Unico intoppo, la lingua, rigorosamente in serbo. Questa procede valeva e vale tutt’ora per i residenti.
Ad oggi, su 7 milioni di abitanti, nel Paese sono state somministrate oltre 2,6 milioni di vaccinazioni, delle quali 1,1 milioni sono seconde dosi: numeri che portano la Serbia al secondo posto sul podio in Europa per sieri somministrati in rapporto alla popolazione.
Molto probabilmente la campagna vaccinale gratuita ai turisti riprenderà ma non si sa ancora quando.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CIRO FUSCO
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