
Tre livelli di governance, control room istituita a Palazzo Chigi
La scadenza entro la quale dovranno essere realizzati tutti i progetti previsti dal Pnrr è il 31 agosto 2026. È stato annunciato nelle schede del Recovery inviate dal Governo in Ue e al Parlamento.
Il progetto è composto da 2.487 pagine in tutto, non ancora rese pubbliche ma di cui si ha notizia da Ansa. Il dossier è corredato di tabelle e cartine per illustrare le varie opere, a partire da quelle ferroviarie. Inoltre è indicato nel dettaglio il cronoprogramma.
Sono indicati tre livelli di governance, con l’attuazione del piano in diversi step: realizzazione degli interventi, che farà capo ai ministeri, alle Regioni e agli enti locali; il coordinamento centrale per il monitoraggio dell’attuazione e la rendicontazione alla Commissione Ue, affidata a una struttura apposita presso il Mef; e infine il monitoraggio dello stato di avanzamento del Piano e l’eventuale proposta di attivazione dei poteri sostitutivi, affidata a una control room a Palazzo Chigi.
I costi degli interventi che il Governo vuole attuare entro il 2021 ammontano a 13,8 miliardi circa. Secondo le tabelle, gli stanziamenti maggiori riguardano due misure: Transizione 4.0 (oltre 1,7 miliardi quest’anno sui 13,4 miliardi complessivi) e il rifinanziamento del Fondo Simest per rafforzare la solidità patrimoniale delle imprese favorendone la competitività sui mercati esteri. Poco più di 1,1 miliardi è destinato all’efficientamento energetico e al rafforzamento del territorio dei Comuni.
Sarà istituita un’autorità di controllo apposita per il Pnrr che sarà responsabile di monitorare il sistema di verifica interno e proteggere gli interessi dell’Unione europea, in particolare per prevenire e identificare i casi di frode, corruzione e conflitto di interessi. L’autorità sarà collocata al ministero dell’Economia ma opererà in modo autonomo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: