
In rialzo i prezzi, anche a causa delle gelate, con i bianchi che schizzano a +20%
Buone notizie per il vino italiano. Sono calate notevolmente le giacenze, con gli stock in cantina che, nonostante una vendemmia più ricca, si avvicinano sempre più alle quantità dello stesso periodo del 2020, pari a +1,5% con i vini Dop addirittura a -0,6%.
In miglioramento anche l’export che, secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), con le prime riaperture ha visto attenuare la perdita a valore dei mesi precedenti negli Usa: da -22% di gennaio a -9,7% di marzo. Bene anche la performance nel trimestre in Cina. In rialzo infine i prezzi dei bianchi che schizzano a +20%, con una spirale psicologica rialzista un po’ dappertutto.
Nonostante il mercato del vino si stia riprendendo ci vorrà del tempo per tornare ai livelli pre-Covid. «Le dinamiche di mercato sembrano andare nella direzione prevista e auspicata, ciò non toglie che le aziende, per risollevarsi dai tre miliardi di euro persi nel 2020 e da circa 500 milioni di euro di crediti incagliati, debbano essere accompagnate in questa prima fase da strumenti fiscali e finanziari adeguati che attendiamo nell’imminente Dl Sostegni bis. L’evoluzione del mercato – ha detto il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti – andrà di pari passo con le aperture e il settore oggi ha bisogno di promozione e liquidità, non di distruggere il proprio prodotto. In ottica di medio periodo, poi, la partita si giocherà sulle rese dei vini comuni. Uiv chiede che si ponga un tetto, in modo da poter evitare fenomeni di sovrapproduzione incontrollati».
di: Maria Lucia PANUCCI
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