
La bilancia commerciale è pari a 5,19 miliardi su base annua
Continua la crescita congiunturale dei flussi commerciali dell’Italia con l’estero, secondo quanto rileva l‘Istat. L’aumento a marzo è più intenso per le importazioni (+6%) che per le esportazioni (+3,2%) e, in particolare, l’incremento su base mensile dell’export è dovuto all’aumento delle vendite sia verso l’area UE (+3,7%) sia verso i mercati extra UE (+2,6%).
Su base annua, quindi rispetto a marzo 2020, l’export vede un boom del 28,1%: la crescita è più sostenuta verso l’area UE (+32,6%) rispetto all’area extra UE (+23,2%). L’import registra un aumento tendenziale più marcato (+35,1%), con incrementi di analoga entità verso entrambi i principali mercati di sbocco, UE ed extra UE.
I contributi maggiori riguardano le vendite verso Germania (con un aumento del 30,6%), Francia (+39%), Spagna (+37,4%), Svizzera (+35,7%) e Paesi Bassi (+51,6%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export ci sono macchinari e apparecchi n.c.a (che crescono del +32,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+35,4%), autoveicoli (+80,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+43,6%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+57,4%). Solo le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-9,3%) sono in calo.
Nel primo trimestre del 2021, rispetto al precedente, l’export aumenta del 2,6% e l’import del 5%. In questo caso la crescita dell’export è dovuta in particolare all’incremento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,7%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,5%), autoveicoli (+22,3%) e apparecchi elettrici (+14,9%).
La stima del saldo commerciale a marzo 2021 è pari a +5.190 milioni di euro (era +5.701 a marzo 2020).
di: Maria Lucia PANUCCI
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