
La classifica di Duff&Phelps divisione di Kroll
Per il secondo anno consecutivo Rory McIllroy si è confermato come golfista con la stima di guadagni futuri più alta. La classificata è stilata da Duff&Phelps divisione di Kroll, che ha preso in esame più di mille golfisti professionisti analizzandone il Future Career Value. Si tratta di una stima fatta sulla base del valore attuale delle vincite potenziali degli atleti, dei loro introiti da sponsorizzazioni e dei guadagni stimati provenienti dal nuovo piano incentivi ideato dal PGA Tour e denominato Player Impact Program fino al compimento del 50esimo anno di età.
Al primo posto in top ten per il secondo anno consecutivo compare l’irlandese Rory McIllroy, con una stima di guadagni futuri di 401 milioni di dollari. Al secondo posto lo statunitense Justin Thomas, con 299 milioni di dollari, mentre la medaglia di bronzo va a Bryson DeChambeau con 225 milioni di dollari.
Tra i migliori 10, 8 erano presenti già l’anno scorso mentre due sono new entry: Viktor Hovland dalla Norvegia e Collin Morikawa dagli Usa. I giocatori statunitensi rappresentano i due terzi della top ten, ma la rappresentazione degli altri Paesi rimane significativa nella top 60: il 55% dei golfisti professioniti proviene da altre 18 Nazioni al di fuori degli States.
Gli introiti totali dei giocatori sono aumentati del 14% rispetto al 2020, passando da 1,89 miliardi di dollari a 2,15 miliardi, soprattutto a causa dell’introduzione del PIP.
Il Player Impact Program nasce come piano di incentivi perché riconosce l’importanza del brand per il golf, e i nomi degli atleti sono una garanzia e una pubblicità. Basti pensare che solo un terzo degli introiti dei golfisti professionisti arriva dalle vittorie in gara, mentre il resto proviene dai contratti di sponsorizzazione. Pertanto il Pip divide un bonus annuale di 40 milioni di dollari tra i 10 golfisti con il maggior “impact score”.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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