
Lo rende noto la Cgia: consentono a imprese e lavoratori di fare dumping sociale
Secondo quanto rilevato dall’ufficio studi della Cgia di Mestre, su 935 Contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti e depositati al Cnel, 351 sono stati firmati da associazioni datoriali e organizzazioni sindacati non riconosciute. Si tratta del 37,5% del totale, ovvero di quattro su 10.
Il settore in cui la situazione è maggiormente critica è quello edile: a fronte di 74 Ccnl depositati al Cnel, 37 sono stati sottoscritti da organizzazioni non aderenti alla struttura. Nel commercio-artigianato-turismo, su 257 Ccnl vigenti 121 hanno sigle fittizie. Tra imprese di pulizia e multiservizi, 23 su 50 incorrono nello stesso problema. «Un’accozzaglia di organizzazioni improbabili – commenta il responsabile dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo – che nella stragrande maggioranza dei casi non rappresentano quasi nessuno, ma consentono un’alternativa a quelle imprese e a quei lavoratori subordinati che vogliono fare dumping sociale, aggirando i contratti siglati dalle organizzazioni più rappresentative e diffuse su tutto il territorio nazionale».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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