
L’annullamento vale solo per le cartelle fino a cinquemila euro e per i contribuenti che hanno un reddito fino a 30 mila euro
È partita ufficialmente l’operazione stralcio dell’Agenzia delle entrate (leggi qui).
Verranno annullate automaticamente tutte le cartelle esattoriali con importi iscritti a ruolo fino a cinque mila euro, per tutti i contribuenti con un reddito imponibile fino a 30 mila euro, che si tratti di persone fisiche, enti o società. Inoltre, la cartella sarà cancellata anche se di valore complessivo superiore ma con singoli ruoli inferiori ai cinque mila euro.
Tramite una circolare firmata dal direttore Ernesto Maria Ruffini, sono stati forniti chiarimenti sui debiti che possono essere annullati, sui contribuenti che possono beneficiare della misura e sulle tempistiche. Vediamoli.
Per quanto riguarda i debiti annullabili, bisogna considerare per il rispetto del tetto massimo di cinque mila euro, sia il capitale sia gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e le sanzioni. Restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora, oltre le eventuali spese di procedura. Lo stralcio si applica anche ai debiti rientranti nella “Rottamazione-ter”, nel “Saldo e stralcio” e nella “Riapertura dei termini”.
Per quanto riguarda i contribuenti interessati dalla manovra, l’anno di riferimento è il 2019 per calcolare i redditi: possono essere oggetto di stralcio le cartelle che fanno riferimento alle persone fisiche e ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, rispettivamente nell’anno d’imposta 2019 e nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30 mila euro. Come si controllano? Per le persone fisiche fanno fede le Certificaizoni Uniche 2020, e le dichiarazioni 730 e Redditi PF 2020 nella banca dati dell’Agenzia. Per gli altri si fa riferimento ai modelli dichiarativi Redditi Società di capitali, società di persone, enti non commerciali.
È l’agenzia a fare i controlli e a segnalare i codici fiscali che restano fuori dallo stralcio per superamento del requisito reddituale. Dopodiché entro il 30 settembre darà il via libera all’annullamento. Il contribuente potrà verificare che i debiti siano stati annullati consultando la propria situazione debitoria con le modalità rese disponibili dall’agente della riscossione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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