L’emendamento riprende in termini meno restrittivi una sentenza della Cassazione
Il decreto Fisco è in discussione alle Camere e si parla anche di Imu. In base all’emendamento approvato oggi, l’esenzione dall’Imu sarà valida solo per un’abitazione a famiglia. Da questo momento quindi i coniugi residenti in due abitazioni diverse non potranno più evitare di pagare la tassa sulla prima casa su entrambi gli immobili.
L’emendamento approvato dalle commissioni Finanze e Lavoro al Senato ricalca una precedente sentenza della Cassazione, seppur con un approccio meno restrittivo rispetto a quello della Corte. Con l’ordinanza n. 2194/2021 infatti il Palazzo di Giustizia confermava che laddove i coniugi non risiedano nella stessa abitazione non sarebbe possibile considerare gli immobili come abitazione principale e dunque sarebbero entrambi tenuti al pagamento dell’imposta.
Con questo decreto invece il pagamento non spetterebbe per entrambi gli immobili ma rimarrebbe limitato all’imposta di una sola abitazione per famiglia.
Il testo della bozza conferma poi le esenzioni per il Covid, che permetteranno a cinema, teatri, immobili con sfratti per morosità e abitazioni colpite dal sisma di non pagare l’imposta. Sono previste agevolazioni anche per i pensionati non residenti. In ogni caso, queste esenzioni sono posposte alla presentazione da parte dei beneficiari della presentazione della dichiarazione Imu.
Ricordiamo infine che il termine ultimo per il versamento della seconda rata dell’Imu scade il 16 dicembre (ne parlavamo qui).
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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