
Il tasso di occupazione diminuisce rispetto all’anno precedente a causa del Covid
I criteri per scegliere la scuola secondaria di secondo grado (ex superiori) sono tanti, ma quando si parla di istituti professionali l’ago della bilancia si sposta necessariamente verso un fattore: quanto è in grado di preparare e indirizzare al mondo del lavoro? Per rispondere a questa domanda spulciamo la classifica stilata dalla Fondazione Agnelli nel report Eduscopio.
La classifica è suddivisa per aree didattiche ed è stata stilata in 10 grandi città: Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Palermo e Cagliari. In questa selezione è necessario prendere in considerazione anche il “fattore Covid”. Rispetto agli anni precedenti infatti, in cui l’indice di occupazione era in crescita in quasi tutti gli indirizzi di studio, si registra una riduzione dei tassi nei diplomati dell’anno scolastico 2017/18. Il calo è più sensibile nel Nord-Est e nel Nord-Ovest; meno sensibile la diminuzione nel Sud e nelle Isole, dove però si parte da livelli occupazionali già più bassi, in media sotto al 40%.
Due sono gli elementi sui quali si basa questa classifica degli istituti professionali italiani: il primo è la percentuale dei diplomati occupati, ossia gli studenti che, a due anni dal diploma, hanno lavorato almeno 6 mesi (numero che viene rapportato a chi non si è immatricolato poi in un’università); il secondo criterio di giudizio è la coerenza fra gli studi fatti e il lavoro svolto.
A Roma nel settore servizi vincono le prime posizioni l’Istituto Tor Carbone, con una percentuale di occupati al 59%, seguito dal paritario Safi Elisi e dall’Amerigo Vespucci. L’occupazione al 59% si registra anche fuori città, nell’Istituto Paolo Baffi di Fiumicino. Nello stesso settore a Milano si registrano tassi ancora più alti: primo l’Istituto Galilei – Luxemburg (76% di occupati), Carlo Porta (73%) e Amerigo Vespucci (71%).
Nel settore industria e artigianato invece nella Capitale troviamo al primo posto l’Istituto De Amicis – Cattaneo (57%), seguito a livello regionale dall’Orazio Olivieri di Tivoli e dal Borsellino – Falcone di Zagarolo (50%). A Milano gli Istituti che occupano di più in questo settore sono il Settembrini (70%) e il Carlo Molaschi di Cusano Milanino (68%) a pari merito con il Galilei Luxemburg. Spostandoci verso l’hinterland troviamo istituti ancora più efficienti in termini di occupazioni: l’Antonio Parma di Saronno (81%) e il Da Vinci di Magenta (76%).
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI
Potrebbe interessarti anche: