
Il piano, rientrante nell’Action Plan Genova 2050, mira ad incentivare lo sviluppo innovativo e sostenibile della zona
Ammonta a oltre due milioni di euro (2.126.798,30) il finanziamento approvato dal Ministero per la Transizione ecologica al Comune di Genova per la riqualificazione della Valpolcevera.
Il progetto, dal titolo “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano“, include tre fasi di lavoro. «L’ammissione a finanziamento del progetto è un’ottima notizia – commenta l’assessore all’Urbanistica del Comune ligure, Simonetta Cenci. – Abbiamo deciso di concentrarci sul quadrante del Polcevera nell’ottica di operare una ricucitura urbana tra le due sponde andando a intervenire in una zona che risente particolarmente del cambiamento climatico, complici l’iper cementificazione e l’aumento eccezionale delle piogge che posso-no causare fenomeni alluvionali. Lo scopo del progetto è quello di far diventare il torrente Polcevera un paesaggio riqualificato dal punto di vista ecologico e non più un protagonista minaccioso di una natura dalla quale difendersi».
Il progetto rientra nel piano d’azione Action Plan Genova 2050: 12 azioni mirate per il raggiungimento di alti standard di sostenibilità ambientale, adattamento e mitigazione dei cambiamenti, volte ad alzare il livello della qualità di vita dei cittadini.
In particolare, le azioni si concentreranno su tre asset di lavoro per lo sviluppo sostenibile e resiliente, in linea con le agende internazionali. Questi sono: lo Sviluppo Innovativo delle Infrastrutture, delle reti e delle comunicazioni (Asset GREY); la Rigenerazione urbana ad ampio spettro (Asset GREEN); lo sviluppo prospero e sostenibile delle tante Community e delle imprese (Asset SOFT).
«Il riscaldamento globale va combattuto con soluzioni innovative e concrete di cui il progetto lanciato dal Comune di Genova per la Valpolcevera rappresenta un modello vincente – aggiunge l’assessore alla transizione ecologica, Matteo Campora. – Lo dimostra il finanziamento del Mite che ci consentirà di mettere in pratica una rete integrata di interventi per la rigenerazione di un’area strategica per la nostra città, nel quadro del grande progetto del Parco del Ponte e il Cerchio Rosso. Azioni che aiuteranno la Valpolcevera e tutta Genova ad adattarsi, in maniera smart ed ecosostenibile, ai cambiamenti climatici».
Gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, infatti, sono sempre più sotto l’occhio di tutti. Nel caso della Valpolcevera, ad esempio, la massiccia cementificazione dell’area del sottoponte causa l’estrema impermeabilità del suolo rendendo difficile il corretto smaltimento delle acque meteoriche e causando un’isola di calore che rende la zona invivibile durante le stagioni più calde. Il progetto che ha visto l’approvazione del ministero, realizzato dallo studio di Stefano Boeri, invece, mette in campo strategie multiple e innovative, obiettivi di resilienza e adattamento al cambiamento climatico e tutela della biodiversità.
Per far fronte alle inondazioni periodiche, causate dal sovraccaricamento della rete di smaltimento dell’acqua, inoltre, verrò implementata la rete di dispositivi di ritenzione temporanea delle acque meteoriche. L’isola di calore, infine, verrà combattuta con la vegetazione ad alto fusto, pensata per limitare la radiazione solare e mantenere la permeabilità al vento.
Il progetto del quadrante Valpocevera ammesso a finanziamento, dunque, rientra negli asset GREY e GREEN. Una serie di cosiddette “azioni soft”, infine, riguarderanno: la realizzazione di una piattaforma web che possa mettere in contatto i diversi soggetti interessati e la creazione di una Academy per il miglioramento delle soft skill sulle tematiche cross settoriali di sviluppo rispetto al cambiamento climatico e al valore dell’adattamento trasformazionale in ambito urbano per diversi destinatari. Un servizio che si svolgerà tramite contenuti online, incontri e dimostrazioni, rivolto a istituzioni, amministrazioni, professionisti degli ordini, scuola e ricerca, impresa, associazionismo.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
Ti potrebbero interessare anche: