
I discount alimentari segnano +10,1% nelle vendite in valore
Di fronte al caro prezzi gli italiani cambiano le proprie abitudini alimentari e comprano sempre più cibi low cost con i discount che segnano +10,1% nelle vendite in valore, il più elevato tra tutti i canali di distribuzione. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti che evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane di fronte ad un caro vita sempre più insostenibile.
Oltre al cibo nel carrello della spesa è aumentato anche il costo del vino: a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina quello italiano ha visto un + 35% con un impatto pesante non solo sui consumatori finali ma anche sulle aziende vitivinicole. Quest’ultime si sono infatti trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.
E’ chiaro quindi che gli italiani si difendono come possono, andando a comprare cibi che costano poco in supermercati a buon prezzo. Si tratta però, sottolinea la Coldiretti, di un risultato dovuto esclusivamente al caro prezzi con le quantità di prodotti alimentari acquistati che si riducono dello 0,8%.