
Dopo la scossa della Bce questa settimana tocca a Fed e Boe. Tra le trimestrali occhio ad Oracle
Dopo un venerdì in profondo rosso, con l’indice Ftse Mib che ha bruciato quasi 39 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato, le Borse europee non rimbalzano ed aprono la settimana in negativo. In avvio di seduta il Dax è in calo dell’1,54%, il Cac40 dell’1,24%, il Ftse100 dello 0,83% e il Ftse Mib dell’1,55% a 22.197 punti.
Fortemente negativi anche i futures Usa: Dow Jones -1,37%, S&P 500 -1,81%, Nasdaq -2,28%.
Gli investitori puntano gli occhi sulla riunione della Federal Reserve americana di mercoledì: l’istituto centrale dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, ma alcuni economisti pensano che le cifre dell’inflazione supportino un aumento più aggressivo da 0,75 punti percentuali. E il giorno dopo sarà il turno anche della Banca d’Inghilterra.
Il petrolio viaggia in ribasso: il greggio americano Wti ritraccia dagli alti livelli raggiunti settimana scorsa e scambia a 118,47 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 119,83. Oro in calo (-0,46%) a 1.866 dollari l’oncia. In discesa anche il gas europeo Ttf (-1,47%) a 81,25 euro al megawattora.
Pochi spunti macro in agenda in avvio di settimana. Dopo gli aggiornamenti sul Pil e produzione industriale nel Regno Unito, si attendono alcuni discorsi da parte di alcuni membri della Bce tra cui quello di Holzmann e De Guindos. Nelle trimestrali internazionali di oggi si segnala Oracle.