
Ad aprile si stima un aumento congiunturale e tendenziale sia per l’export sia per l’import. Aumenta il deficit energetico
Continua a crescere il commercio in Italia. Ad aprile l’Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+7%) che per le esportazioni (+1,5%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso entrambe le aree, Ue (+1,2%) ed extra Ue (+1,8%).
Su base annua l’export aumenta del 14,9%: la crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+17,7%) rispetto ai mercati extra Ue (+11,9%). L’import registra un incremento tendenziale del 42,4%, che coinvolge sia l’area Ue (+27,7%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+62,0%). A fare da traino sono metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+24,1%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+48,4%), prodotti petroliferi raffinati (+123,9%), sostanze e prodotti chimici (+20,3%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,0%). Diminuiscono le vendite di autoveicoli (-5,8%).
Ad aprile il disavanzo commerciale è pari a 3 .666 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 5.871 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge i 9.111 milioni (era pari a 2.849 milioni un anno prima).