
L’aumento dei prezzi al consumo è un tema caldo a meno di nove mesi dalle prossime elezioni presidenziali e con i sondaggi che danno al presidente Erdogan un indice di gradimento del 35%
L’inflazione in Turchia ha raggiunto un nuovo massimo oltre l’83% su base annua a settembre, segnando il 16esimo mese consecutivo di aumenti. Secondo i dati ufficiali pubblicati oggi, il mese scorso l’aumento dei prezzi ha raggiunto l’83,4% su base annua, dopo aver superato l’80,21% in agosto.
Questo forte aumento dei prezzi al consumo – senza precedenti da 24 anni, dal luglio 1998 – e’ la conseguenza del continuo crollo della lira turca e arriva dopo un ulteriore taglio dei tassi di interesse.
Per la seconda volta in due mesi, la banca centrale ha annunciato la scorsa settimana una revisione del tasso di riferimento dal 13% al 12%. La valuta turca, che ha perso più della metà del suo valore dall’inizio dell’anno, era scambiata a 18,55 lire turche per dollaro stamattina.
L’Inflation Research Group (Enag), composto da economisti turchi indipendenti che conducono le proprie stime, ha dichiarato che l’inflazione ha superato il 186% su base annua, secondo i suoi calcoli, con un aumento del 5,30% a settembre.
La Turchia ha registrato un’inflazione a due cifre quasi ininterrottamente dall’inizio del 2017, ma non ha mai raggiunto tali livelli da quando il presidente Recep Tayyip Erdogan è salito al potere nel 2003. L’aumento dei prezzi al consumo è un tema caldo a meno di nove mesi dalle prossime elezioni presidenziali e con i sondaggi che danno al presidente Erdogan un indice di gradimento del 35%.