
Nasce “Ethernal Gold”: Prada ha scelto di declinare il concetto di passaggio di generazione in generazione in chiave sostenibile. Il 100% dell’oro utilizzato è infatti certificato
Solo oro riciclato e diamanti tracciabili: è un debutto nella gioielleria all’insegna della sostenibilità quello di Prada, che lancia la sua prima collezione di preziosi, “Eternal gold”, che è anche la prima – nel campo del lusso – a utilizzare solo oro riciclato certificato al 100%.
Se l’idea di creare oggetti destinati a resistere alla prova del tempo è alla base della gioielleria, Prada ha scelto di declinare il concetto di passaggio di generazione in generazione in chiave sostenibile. Il 100% dell’oro utilizzato è infatti certificato, conforme agli standard della ‘Chain of Custody’ stabiliti dal Responsible Jewelry Council.
«Tutte le fasi della catena per la produzione responsabile di oro e diamanti sono verificabili e tracciabili, prerogativa esclusiva che – sottolinea Timothy Iwata, Prada Jewerly director – non è offerta da nessun’altra gioielleria o casa di moda di lusso al mondo. L’oro riciclato proviene da fonti come oro industriale e gioielli usati e i fornitori seguono tutti i più alti standard di settore in materia di diritti umani, sicurezza sul lavoro, impatto ambientale ed etica aziendale».
«Visto poi che i pavé costituiscono in media l’80% delle vendite, si è voluto allargare il concetto di tracciabilità delle origini – spiega ancora Iwata – alle pietre di tutte le dimensioni, mentre solitamente è possibile solo per diamanti a partire da 0,5 carati. Gli stessi clienti possono verificare l’autenticità di anelli, collane o bracciali tramite la piattaforma Aura Consortium Blockchain».
La collezione di debutto, presentata oggi negli spazi dell’Osservatorio, è una rivisitazione alla Prada maniera degli archetipi della gioielleria: il serpente, il cuore, la catena e il chocker, cui si aggiunge il logo a triangolo, utilizzato originariamente come simbolo di lusso dal fondatore Mario Prada.
Il serpente, simbolo di trasformazione, è liscio come dopo la muta, a simboleggiare il cambiamento nella gioielleria, mentre il cuore, al centro dell’industria dell’amore, è bombato in alto ma ha un taglio netto perché «oggi per la generazione Zeta – spiega Iwata – il cliché dell’amore fiabesco è insignificante, sanno che l’amore può essere forte e devastante, qualcosa di drammaticamente bello».
L’innovazione nell’archetipo – che è ciò che contraddistingue lo stile della maison – prosegue nella scelta di fare del fermaglio non qualcosa da nascondere, ma il centro della catena, chiusa da un triangolo liscio da una parte e con pavé di brillanti dall’altra, così come nella maglia di catene e bracciali, stondata nella parte a contatto con la pelle e quasi acuminata verso l’esterno.
Anche il bracciale a serpente non si porta sul polso, ma grazie alla presenza di titanio, che lo rende flessibile, sale sull’avambraccio, stile Cleopatra. I prezzi? Si parte dai 1500 euro dell’anello più semplice per arrivare ai 55mila del prezioso più impegnativo.
A fare da testimonial del debutto di Eternal Gold, la poetessa e attivista americana Amanda Gorman, l’attrice, modella e cantautrice americana Maya Hawke, figlia di Uma Thurman ed Ethan Hawke, e la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon.
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