
In occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, il presidente dell’Associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio ha fornito la sua lettura della situazione del Paese
«Oggi incertezza vuol dire vivere in uno scenario in costante cambiamento. Ciò significa che è necessario imparare a vivere in una condizione di instabilità permanente». Lo ha affermato Francesco Profumo (nella foto), presidente di Acri, nel suo intervento di apertura della 98esima Giornata Mondiale del Risparmio.
«Ovvero – ha detto – che quello di crisi non è uno stato eccezionale, ma una nuova normalità basata su una costante ricerca di nuovi equilibri. A tutto questo non eravamo preparati. La rapidità dei cambiamenti che si sono verificati negli ultimi decenni ci ha forse impedito di cogliere il quadro complessivo», ha aggiunto Profumo.
«Se saremo in grado di accompagnare gli italiani in una transizione consapevole, verso un sapiente mix di liquidità per gli imprevisti e investimento per gli anni a venire, ancora una volta il risparmio potrà rivelarsi uno strumento imprescindibile per attraversare indenni la tempesta e immaginare, e iniziare finalmente a costruire, un futuro migliore per tutti» ha proseguito il presidente.
Lo stato «perdurante di crisi produce anche un importante impatto psicologico. Gli italiani sembrano sfiduciati e non essere più in grado di rialzarsi. Non riescono a immaginare la durata e gli esiti di questa fase. Sembra essersi erosa la speranza – commenta Profumo – Il capitale di solidarietà e vicinanza che abbiamo visto all’inizio della pandemia pare esaurito. Il tasso di astensione alle recenti elezioni può essere letto come uno dei segnali inequivocabili di questo scoramento».
«Per questo, oggi, a tutti noi – ha quindi spiegato il presidente di Acri -, è richiesto un salto di qualità. In un clima di diffusa incertezza, è necessario contribuire a ristabilire un’atmosfera di fiducia, mostrandosi in grado di non pensare solo a fornire risposte all’emergenza, ma di progettare per il lungo periodo. Ovvero di essere capaci e decisi nel lavorare non solo sugli effetti, ma di adoperarsi per contrastare le cause che determinano le crisi».
«Dopo il positivo “effetto rimbalzo” post Covid del 2021, l’impatto della nuova crisi energetica e inflazionistica, con il fantasma della recessione alle porte, inizia a intaccare i risparmi degli italiani, offuscando le previsioni per il futuro – ha aggiunto infine -. Nell’era dell’incertezza il risparmio continua ad avere il suo inestimabile valore riconosciuto dai Costituenti quasi settantacinque anni fa: un valore – ha proseguito – che la Repubblica è chiamata a incoraggiare e a tutelare».