
Il titolo è sceso di quasi il 50%, a causa del peggioramento delle condizioni economiche, dell’inflazione arrivata ai massimi degli ultimi 40 anni e dell’aumento dei tassi d’interesse
Il titolo di Amazon ha perso tutto il valore guadagnato durante la pandemia di coronavirus. Ieri, perdendo il 3,4%, è sceso a 84,92 dollari, la chiusura più bassa dal 16 marzo 2020. Quest’anno, il titolo è sceso di quasi il 50%, a causa del peggioramento delle condizioni economiche, dell’inflazione arrivata ai massimi degli ultimi 40 anni e dell’aumento dei tassi d’interesse, che hanno pesato su tutto il settore tech.
Il 2022 si appresta a diventare l’anno peggiore per Amazon dal 2000, quando il titolo perse l’80% durante la cosiddetta ‘bolla delle dot-com’. Oggi, il titolo di Amazon guadagna l’1,4%, dopo che la società di e-commerce ha trovato un accordo con l’antitrust Ue, che ha accolto gli impegni presi da Amazon in materia di concorrenza contro l’uso improprio dei dati aziendali non pubblici dei venditori indipendenti e per evitare possibili favoritismi per quei venditori che utilizzano i suoi servizi di logistica e consegna. Tali impegni sono stati presi da Amazon dopo le due indagini formali aperte dall’Antitrust, che nel 2019 e nel 2020 aveva rilevato “in via preliminare” una condotta scorretta determinata da concorrenza sleale nei confronti dei venditori indipendenti e abuso di posizione dominante sui mercati francese, tedesco e spagnolo per la fornitura di servizi di mercato online a venditori terzi.