
Non solo sgravi per le aziende o semplificazione delle aliquote Irpef, nel testo sono previsti anche facilitazioni per il contribuente
Il Cdm ha approvato il disegno di legge delega che rimodula i parametri per la revisione del sistema sanzionatorio tributario, sia amministrativo sia penale. Si tratta di una riforma che, secondo il Premier Giorgia Meloni rappresenta una svolta epocale perché riforma un sistema vecchio di 50 anni permettendo un nuovo rapporto, più equilibrato, tra il sistema e i contribuenti.
Il testo, come confermato in una nota dal Ministero dell’Economia e finanze, permette di avere una nuova sensibilità su alcuni elementi finora sottovalutati come la “sopraggiunta impossibilità di far fronte al pagamento del tributo, non dipendente da fatti imputabili al soggetto stesso”. Viene inoltre introdotto anche un nuovo approccio verso l’evasione fiscale che tende ad essere interpretata come preventiva e non più repressiva.
Ma nel testo approvato dal Consiglio dei ministri le nuove regole del sistema tributario che entro 24 mesi diventeranno operative, permetteranno non solo di migliorare il sistema fiscale attraverso una generale semplificazione ma daranno modo alle aziende di potenziare gli investimenti e le assunzioni.
In questo secondo caso, ad esempio, le aziende potranno sfruttare la riduzione dell’aliquota Ires in caso di investimenti o, appunto, di assunzione. A fare ulteriore chiarezza su questo punto è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari “La tassazione per le imprese rimarrà al 24% ma vogliamo ridurla di molto, anche di nove punti portandola tendenzialmente al 15% per quelle imprese che investono e assumono in Italia. Il messaggio è che chi fa impresa, fatturato, utili ma questo non ricade in ricchezza e posti di lavoro in Italia non può avere la stessa tassazione di chi fa impresa e crea posti di lavoro in Italia.”
Da un punto di vista fiscale, la riforma dell’Irpef, come detto, prevede, oltre alla semplificazione del sistema, anche il taglio delle aliquote (da 4 a 3 aliquote) e flat tax per tutti. Ed è ancora Fazzolari a chiarire il concetto “Già nelle legge di bilancio abbiamo introdotto il concetto di una tassa piatta agevolata per il maggior reddito del lavoro autonomo, ovvero ciò che dichiari di più rispetto all’anno precedente lo avrai con una tassazione agevolata. Questo stimola la crescita e permette un’emersione del sommerso. Adesso, con la legge delega, intendiamo farlo anche al lavoro dipendente, quindi qualunque maggiore reddito dichiarato rispetto alle annualità’ precedenti avrà una tassazione forfettaria di vantaggio probabilmente proprio al 15 per cento”.
Sul testo della Legge delega è presente anche la revisione delle tax expenditures e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti.
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI