
Vino, frutta e altri prodotti dell’agroalimentare riescono ad abbattere le difficoltà dettate dall’aumento dei costi
Nonostante gli aumenti dei costi della produzione l’export del mercato agroalimentare, che già nel 2022 aveva raggiunto il record dei 60,7 miliardi di euro, continua ad attraversare momenti felici. Vino, pasta e ortofrutta fresca la fanno da padrone.
Continua quindi il momento d’oro per l’export di cibo e vino made in Italy. Secondo le analisi di Coldiretti, a gennaio si è registrato un +18% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Il principale mercato di sbocco resta ancora la Germania ma la Francia, precedentemente seconda, scivola al terzo superata dagli Stati Uniti. Questi ultimi fanno segnare un +19% mentre il tasso di crescita di Parigi è del 30%. Affezionata cliente è anche Londra con un +16%. Chi invece sorprende è la Turchia con un +70%.
Scendono, invece, Pechino e Mosca che si allontanano, soprattutto in seguito alle crisi internazionali. I numeri, infatti evidenziano un -12% per la Cina e –13% per la Russia.
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