
A febbraio il surplus è positivo per 4,023 miliardi dai -1,162 mld di un anno fa. Si riduce il deficit energetico
Dati contrastanti arrivano dal commercio estero italiano. A febbraio l’export verso i paesi extra UE si conferma in crescita su base mensile (+1,7%), trainato soprattutto dalle vendite di beni di consumo non durevoli. Diminuisce ancora l’import (-1,8%), la cui flessione congiunturale è dovuta principalmente alla riduzione degli acquisti di prodotti energetici. Lo rivela l’Istat.
Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al precedente, l’export aumenta del 2,6%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+9,4%). Nello stesso periodo, l’import segna un calo congiunturale del 15,6%, diffuso a tutti i raggruppamenti e più marcato per energia (-26,2%).
A febbraio l’export cresce su base annua del 17% (da +20,5% di gennaio). La crescita, generalizzata, è molto sostenuta per beni di consumo non durevoli (+35,4%). L’import registra una flessione tendenziale del 6,8%, determinata dalla riduzione degli acquisti di energia (-12,8%), beni intermedi (-8,9%) e beni di consumo durevoli (-14,9%).
Il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +4.023 milioni di euro (-1.162 mln a febbraio 2022). Il deficit energetico (-5.743 mln) è inferiore rispetto a un anno prima (-6.797 mln) e l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.635 milioni di febbraio 2022 a 9.766 milioni.
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