
A febbraio si conferma predominante l’investimento in strumenti finanziari amministrati sui quali la raccolta netta si attesta a 5,5 miliardi
4,5 miliardi: a tanto ammonta la raccolta netta registrata a febbraio per le reti di consulenza finanziaria. Si tratta di un dato in decisa crescita rispetto a gennaio (+34%) e superiore al valore medio mensile del 2022 (3,7 miliardi), anche se inferiore (-16,5%) rispetto al febbraio 2021, che però è stato l’ultimo mese prima dell’inizio della crisi geo-politica. Lo ha reso noto Assoreti.
Nel secondo mese del 2023 si conferma predominante l’investimento in strumenti finanziari amministrati sui quali la raccolta netta si attesta a 5,5 miliardi, per lo più confluita sui titoli di debito (4,7 miliardi). Le uscite nette dalla liquidità (1,4 miliardi), fanno sì che il totale investito nel risparmio amministrato sia pari a 4,1 miliardi da 2,6 miliardi a gennaio e poco meno di tre miliardi lo scorso anno.
Le risorse nette investite sui prodotti del risparmio gestito valgono invece 390 milioni di euro, dopo 686 milioni a gennaio e contro 2,4 miliardi nel febbraio 2022, e risentono dei deflussi dalla componente previdenziale-assicurativa.
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