
Tra gadget e turismo Londra potrebbe avere diversi vantaggi dall’evento
Complice anche l’età piuttosto avanzata dell’ormai re Carlo III, la cerimonia di incoronazione è stata ridotta sia nei tempi che negli invitati. Inoltre è stato tagliato anche il percorso che la carrozza (o per meglio dire le carrozze, visto che saranno 2) dovrà percorrere. Ma ci sono tante altre cose alle quali il nuovo sovrano dovrà fare attenzione e che, in parte, ha già compreso. Il primo è il sentimento anti monarchico serpeggiante nella popolazione. La maggior parte dei sudditi è nata sotto il lungo regno elisabettiano e quindi nutre poco se non nessun interesse per l’evento. Per questo si guarda, e molto, agli introiti derivanti da gadget e pub, alberghi e strutture ricettive. Infatti saranno per lo più i turisti e gli appassionati ad occupare stanze e strade.
In realtà per i gadget (un mercato che da solo vale 245 milioni) le cifre sono leggermente sotto quanto sperato e il mercato stenta a decollare ma sul fronte di souvenir e oggettistica l’offerta è estremante variegata e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Peluche, tazze e piatti realizzati appositamente per la prima incoronazione di un reale britannico da oltre 70 anni. Non mancano le più classiche t-shirt mentre il Royal Collection Trust permetterà di scegliere tra boccali, piatti, portapillole e tazze con il nuovo stemma reale. Il sito dell’Abbazia di Westminster non è da meno con la pregiata ceramica, i bicchieri, Decanter per whisky, collane e ciondoli di vari tipi. All’appello non mancano nemmeno magneti, foulard, shopping bag, cuscini, portachiavi e miniature varie. A questi si aggiungono anche tovagliette da tè, puzzle, Gin, torte, senza dimenticare le bandiere di rito e innumerevoli scatole di tè, marmellate e cioccolatini. Su tutto l’immancabile francobollo. Per la precisione, quattro.
Buckingham Palace da parte sua ha garantito di dare una “enorme spinta economica”, affermazione fatta anche per calmare gli spiriti nervosi di chi, visti i costi dell’incoronazione, teme, complici anche le difficoltà viste con la Brexit, che queste siano spese troppo forti da sostenere.
DI sicuro i diritti tv e la pubblicità porteranno soldi a Londra e dintorni. Inoltre la presenza di 100 capi di Stato che verranno in Gran Bretagna per l’evento potrebbe offrire un’ottima occasione diplomatica per sugellare accordi economici a cornice dell’evento,
L’arrivo sul trono di Carlo III è, di fatto, una vera e propria sfida economica su molti fronti compreso quello della sostenibilità. Perciò verranno usati simboli (come la corona di Camilla e gli stemmi reali) già presenti e non creati ex novo per l’occasione.
Numeri alla mano secondo la British Beer and Pub Association, l’incoronazione dovrebbe portare circa 120 milioni di sterline (136 milioni di euro) per i pub in tutto il Regno Unito. Da parte sua il turismo, invece, stimano gli esperti del Center for Economics and Business Research parteciperebbe con circa 337 milioni di sterline (382 milioni di euro). Infine, dal settore dell’ospitalità si parla di circa 1 miliardo di sterline (1,13 miliardi di euro). Intanto l’occupazione degli hotel a Londra arriva al 96%.
FOTO: Daniel LEAL / AFP