
Il cambiamento climatico impone una maggiore razionalizzazione delle colture
Con l’aumento costante della popolazione sullo sfondo di un clima che tende a surriscaldarsi, con il moltiplicarsi di eventi estremi che mettono a dura prova il mondo dell’agricoltura, misurare lo stato di crescita e di salute delle piante potrebbe essere un metodo estremamente interessante per riuscire a creare un’agricoltura sostenibile ma anche per potenziarne la resa ed ottimizzare i raccolti scegliendo al meglio le colture.
In quest’ottica si è mossa l’Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) in collaborazione con ENEA e con Università di Napoli Federico II per sviluppare e testare sensori in fibra ottica su misura da applicare direttamente su piante e frutti per monitorarne in modo non invasivo crescita e stato di salute. Il progetto si basa su sensori differenti che analizzano le diverse parti delle piante (stelo, foglie o frutti) misurando non solo la crescita ma anche il grado di umidità ed altri parametri essenziali per poter monitorare in modo non invasivo lo stato delle colture. L’uso dei sensori specifici permette di andare oltre le tecniche finora usate (e oltrepassare anche i relativi limiti) come la spettroscopia o i droni. Infatti per ottimizzare lo sviluppo delle piante è necessario monitorare l’impatto diretto dei diversi fattori ambientali.
«Questo progetto di ricerca nasce da una collaborazione tra tre unità di ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – ‘Misure e strumentazione biomedica’, ‘Scienze degli alimenti e nutrizione’ e ‘Fisica non lineare e modelli matematici’ – e il Centro Ricerche ENEA di Frascati», sottolinea Emiliano Schena, professore ordinario di Misure meccaniche e termiche di UBCM. «L’obiettivo – aggiunge – è quello di sviluppare tecnologie ‘indossabili’ finalizzate al monitoraggio di parametri microambientali e fisiologici della pianta che trovano applicazione nell’ambito dell’agricoltura di precisione. Attraverso queste tecnologie vogliamo estrarre informazioni che consentano di migliorare la gestione della pianta, dall’ottimizzazione della produzione agricola fino al monitoraggio di piante, anche ornamentali».
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