L’indice di fiducia dei consumatori neozelandesi si è ripreso a luglio, salendo a 87,9 punti dall’83,2 di giugno, secondo un sondaggio effettuato dalla società bancaria ANZ Roy Morgan, pubblicato oggi.
Il 18% netto degli intervistati ritiene di stare peggio oggi rispetto all’anno scorso, mentre il 20% si aspetta di stare meglio l’anno prossimo. Circa il 32% dei partecipanti prevede anche che l’economia neozelandese sarà peggiore nei prossimi 12 mesi, mentre l’1% prevede tempi duri nei prossimi cinque anni.
I partecipanti prevedono un aumento dell’inflazione del 3,7% nei prossimi due anni, il più basso dal settembre 2020, mentre le aspettative sui prezzi delle case sono scese al 2,4% dal 3,4% dell’anno precedente.
La Nuova Zelanda è entrata in una recessione tecnica lo scorso anno poiché il prodotto interno lordo del paese si è contratto dello 0,1% nel quarto trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente. Si è trattato di una contrazione inaspettata poiché gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano una crescita dello 0,1%. La contrazione ha fatto seguito a un calo dello 0,3% del PIL nel trimestre terminato a settembre 2023, il che significa che il Paese ha vissuto due trimestri consecutivi di contrazione, la definizione appunto di recessione tecnica. Ma nel primo trimestre l’economia è risultata in crescita.