Sale l’avanzo commerciale dell’Italia con i Paesi extra Ue27. Secondo gli ultimi dati Istat il surplus è positivo e pari a 6.036 milioni dai 5.267 milioni dello stesso mese del 2023.
Si stima una riduzione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le importazioni (-3,5%) rispetto alle esportazioni (-0,8%). La contrazione su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni strumentali (+5,9%), ed è dovuta alle minori vendite di beni di consumo durevoli (-18,5%), energia (-17,8%) e beni intermedi (-2,5%). Dal lato dell’import, a esclusione di beni di consumo durevoli (+0,6%), si rilevano riduzioni congiunturali diffuse, le più ampie per energia (-8,3%) e beni intermedi (-3,3%).
Su base annua l’export crolla a giugno del 5,3% da +0,6% di maggio. A contribuire alla flessione sono le minori vendite di energia (-25%), beni di consumo durevoli (-18,9%), beni strumentali (-5,9%) e beni intermedi (-4,7%); crescono, invece, le esportazioni di beni di consumo non durevoli (+1,0%). L’import registra una flessione tendenziale del 10,2%, quasi totalmente dovuta alla contrazione degli acquisti di energia (-27,4%) e beni intermedi (-8,9%).
