La banca centrale cinese intende tagliare i tassi di interesse rispetto all’attuale livello dell’1,5% e questo avverrà al momento opportuno nel corso del 2025, ma prevede anche di avviare una riforma della propria politica monetaria per avvicinarsi al modello della Federal Reserve e della Bce dando centralità alle azioni sul tasso di riferimento e abbandonando gli obiettivi quantitativi sui prestiti concessi dalle banche. Questo è quanto indicato dalla People’s Bank of China al Financial Times.
L’istituto adotta una politica monetaria che prevede numerosi tassi di interesse e fornisce alle banche delle indicazioni sull’espansione del portafoglio prestiti. «Gli obiettivi quantitativi sono stati gradualmente eliminati negli ultimi anni – si legge in una nota. – Intendiamo prestare maggiore attenzione al ruolo del controllo dei tassi di interesse e a migliore la formazione la trasmissione dei tassi di interesse orientati al mercato».
Pechino conta sul massiccio stimolo finanziario annunciato a settembre per rilanciare prestiti e investimenti, mentre la brusca flessione del mercato immobiliare e la fragile fiducia dei consumatori incidono sulla fiducia degli investitori. L’obiettivo è che l’economia cresca secondo l’obiettivo del governo di circa il 5% quest’anno.