
L’Asia è incerta in attesa delle parole di Trump sulla Cina
Quest’oggi aprono in territorio negativo le Borse europee dopo quattro sedute consecutive di rialzi. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 cede l’1,05%. A Francoforte il Dax perde l’1,23%, a Parigi il Cac40 scivola dell’1,03% e a Londra il Ftse100 segna un -0,87%.
Anche l’azionario Asia è incerto ed i mercati restano con il fiato sospeso in attesa di capire la risposta americana alla decisione cinese di approvare la nuova legge sulla sicurezza nazionale, che impone controlli più severi su Hong Kong, mettendo ulteriormente a rischio il principio “un Paese, due sistemi” (leggi qui per approfondire) Oggi il presidente americano Donald Trump parlerà nel corso di una conferenza stampa sulla Cina. La sola notizia della conferenza stampa ha fatto girare ieri in negativo Wall Street. Chiusura in rosso per la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha perso lo 0,18% a 21.877,89 punti. La borsa di Shanghai segna un lieve rialzo (+0,11%), Hong Kong cede lo 0,57%, Sidney arretra di oltre -1%, Seoul +0,36%.
Ricca intanto l’agenda macro. A Partire dalle vendite al dettaglio di aprile della Germania che su base mensile sono scese del -5,3%, in calo rispetto al precedente -4%, ma la previsione era -12%. A livello annuale sono diminuite del -6,5%, dal precedente -1,2%, contro attese del -14,3%. Diversi i dati arrivati oggi dal fronte macro del Giappone, relativi al mese di aprile. La produzione industriale giapponese ha riportato un tonfo, su base mensile, del 9,7%, rispetto alla flessione pari a -5,7% attesa. Su base annua, il dato è crollato del 14,4%, peggio del -10,6% stimato e del precedente calo del 5,2%. Il tasso di disoccupazione del Giappone è salito lievemente al 2,6%, rispetto al 2,5% di marzo. Le vendite al dettaglio del Giappone sono crollate su base mensile del 9,6%, peggio del -6,9% stimato dal consensus e del -4,6% precedente. Su base annua, il dato è crollato del 13,7%, riportando il tonfo più forte dal marzo del 1998. Il ribasso è stato peggiore del -11,2% atteso dagli analisti e del -4,7% del mese di marzo.
Focus anche sul fronte macro della Corea del Sud, con la produzione industriale che è scivolata ad aprile, su base mensile, del 6%, riportando la contrazione più forte dal 2008. Su base annua, il calo è stato del 4,5%. Ottimo invece il dato relativo alle vendite al dettaglio, balzate su base mensile del 5,3%, al ritmo più alto dal dicembre del 1995.
Intanto l’Italia si appresta oggi a collocare una nuova tornata di titoli di Stato mentre lo spread tra Btp e Bund ieri è sceso ancora toccando i 185 punti base (-5,5%) sulla scia dell’ottimismo per il Recovery Fund da 750 miliardi annunciato dalla Commissione Ue (approfondisci qui). Il Mef emette Btp luglio 2025 per un ammontare tra 2 e 2,5 miliardi, Btp agosto 2030 tra 3,5 e 4 miliardi e Ccteu dicembre 2023, per un importo compreso tra 750 milioni e 1 miliardo.
Nel valutario il dollaro si è indebolito contro tutte le principali valute. Alle ore 8:00 il cambio euro/dollaro è a 1,11, +0,23%, il cross sterlina/dollaro è a 1,23, +0,24% e il dollaro/yen è a 107,13, -0,46%.
Tra le commodities il petrolio ritraccia con il Wti che cede l’1,54% a 33,19 dollari e il Brent che fa -0,99% a 34,94 dollari. L’oro sale dello 0,34% a 1.734 dollari l’oncia.
di: Maria Lucia PANUCCI