
La ministra del Lavoro Catalfo ha aperto il tavolo di confronto con le parti sociali
«Sono certa che con un dialogo aperto e costruttivo fra le parti sociali si potrà giungere alla stipula di un accordo in grado di assicurare ai rider un quadro di tutele certe ed effettive e, al contempo, garantire una genuina concorrenza in un settore in costante evoluzione. Come ministro seguirò attentamente il cammino di questo confronto, assicurandomi che porti alla definizione di un’intesa positiva per tutti i soggetti coinvolti». Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha aperto un tavolo di confronto con le parti sociali per il lavoro precario e poco sicuro dei rider. L’obiettivo è quello di arrivare alla sottoscrizione di un contratto collettivo nazionale per questa categoria sempre più in voga ma con pochissime tutele.
L’impegno della ministra non è nuovo verso questi lavoratori. «Uno dei miei primi atti come titolare di questo dicastero è stato introdurre nel nostro ordinamento una disciplina rivolta ai lavoratori della gig economy e, in particolare, ai ciclo-fattorini impegnati nella consegna di beni e cibo a domicilio attraverso piattaforme digitali – ha sottolineato. – Una disciplina che estende loro alcune tutele tipiche del lavoro subordinato, come quella contro gli infortuni, e che si è rivelata ancor piu’ importante nel periodo più acuto dell’emergenza Coronavirus in cui questi lavoratori hanno avuto un ruolo essenziale. Adesso va fatto un ulteriore passo in avanti».
Quello che chiedono i sindacati al Governo è molto chiaro: retribuzione oraria, orario minimo garantito, diritti sindacali, ferie, tutela della malattia. All’incontro con la Catalfo hanno preso parte i rappresentanti delle piattaforme del food Delivery, Cgil, Cisl e Uil, Rider per i Diritti e Union.
Il confronto ripartirà a settembre, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, da un primo incontro di carattere informativo sullo stato del settore, sulle sue prospettive produttive ed occupazionali. Poi si proseguirà con incontri su singoli aspetti normativi ed economici.
di: Maria Lucia PANUCCI
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