
Di Maio dal canto suo insiste sull’importanza di focalizzare tutta l’attenzione sul Recovery Fund, lasciando da parte il Mes
«Se un progetto finanziato col Recovery Fund non viene realizzato nei tempi previsti succede che non arrivano i soldi. Quindi vanno scelti bene i programmi». Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervistato a Omnibus su LA7, fissa i paletti e chiarisce il comportamento del Governo rispetto alla composizione del piano di rilancio italiano che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea.
«Da un parte bisogna essere ambiziosi – ha spiegato – dall’altro bisogna che questi progetti siano concreti, realizzabili e che diano garanzia che possano essere portati a termine negli anni del Recovery e questo è uno degli elementi che stiamo tenendo in considerazione con grande attenzione».
Poi immancabile un accenno all’operato dell’Esecutivo in questi mesi di grande emergenza. «Tutti avevano pronosticato autunni caldi e disastri, siamo colpiti ma il Paese è ancora in piedi», ha sottolineato.
La guardia comunque, avvisa il ministro, deve restare alta. «La situazione è migliore delle previsioni ma nessuno sa dire quale sarà l’evoluzione – ha aggiunto. – E’ bene essere fiduciosi e saremo pronti ad affrontare qualsiasi scenario».
Sul Recovey Fund è intervenuto anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio che chiede il massimo sforzo per ottenere i soldi europei, lasciando invece da parte il Fondo Salva Stati. «Il Mes? Noi abbiamo ottenuto questi 209 miliardi, in parte a fondo perduto, lavoriamo a spendere bene quelli. Abbiamo vinto quel negoziato e ora diciamo all’Ue che non ci bastano e ce ne andiamo a prendere altri? – ha detto. – Non esiste. Anche perché i soldi del Mes non sono regalati, sempre debito sono. L’obiettivo di spendere i 209 mld di euro richiede il massimo sforzo. Se noi alimentiamo il dibattito sul Mes non facciamo nient’altro che creare tensioni nella maggioranza».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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