
E’ il miglior risultato in un decennio
Ubs mette a segno il migliore terzo trimestre in un decennio. Il colosso bancario elvetico ha registrato un balzo del 99% dell’utile grazie all’andamento positivo dei mercati globali che ha aiutato l’istituto a realizzare una forte performance nel settore dell’investment banking, insieme a un inaspettato aumento nei ricavi per le attività di gestione patrimoniale.
L’utile netto, per il periodo compreso tra luglio e settembre, è aumentato a 2,1 miliardi di dollari, superando ampiamente le stime di 1,557 miliardi di dollari riportate dalla banca in base a un sondaggio di 22 analisti. La performance è particolarmente positiva visto che fa seguito a un secondo trimestre segnato dal declino dell’utile netto dell’11% annuo, a causa soprattutto della crescita degli accantonamenti a copertura dei prestiti tossici, in un’economia globale in tilt per la crisi del Covid-19. In questo trimestre, invece, Ubs ha accantonato 1,5 miliardi di riserve ma non in ottica difensiva bensì in vista di potenziali buyback.
La crisi, però, non è certo finita e non a caso Ubs non ha voluto esprimere una guidance. «Andando avanti, le incertezze pandemiche e politiche possono portare a periodi di maggiore volatilità del mercato e potrebbero influenzare positivamente o negativamente l’attività dei clienti», ha ammesso lo chief executive Sergio Ermotti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS
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