
Gli scienziati hanno misurato l’impatto economico dell’inquinamento
Il rapporto si intitola Health costs of air pollution in European cities and the linkage with transport ed è stato pubblicato da CE Delfts, un’agenzia di ricerca e consulenza indipendente sui temi della sostenibilità con sede nel Regno dei Paesi Bassi, su volontà della European Public Health Alliance, EPHA.
L’obiettivo degli scienziati che hanno redatto il rapporto era misurare l’impatto economico dell’inquinamento e per farlo hanno preso in esame 427 città di trenta nazioni in base ai dati disponibili per il 2018.
Per valutare i costi è stata esaminata la tossicità e letalità degli inquinanti presenti nell’aria, valutando il rischio di mortalità e decesso, il rischio di contrarre patologie come le malattie cardiovascolari e respiratorie, la riduzione di giorni di attività, di giorni di lavoro, di ricoveri e di cura, il costo della diagnostica e delle apparecchiature elettromedicali e tutto ciò che può pesare sul welfare.
Il costo complessivo per 130 milioni di persone nelle 432 città analizzate è di 166 miliardi, con una media europea di 1.250 euro pro capite. In Italia, la media è 1.400 euro a persona all’anno: un risultato che inserisce il Paese tra i 24 con il costo di inquinamento più alto su oltre 400.
La città con l’aria più inquinata è Roma, seguita da Milano e Torino. Tra le più sporche soprattutto per quanto riguarda la presenza di ozono ci sono Brescia, Lecco, Bergamo, Milano e Piacenza. L’ozono in alta concentrazione nell’aria provoca bronchite cronica ed enfisemi, con conseguente perdita di giornate di lavoro e ricoveri nei reparti di malattie respiratorie, che hanno un alto costo.
L’Italia è anche il quinto Paese in assoluto per la percentuale relativa all’inquinamento atmosferico sul totale delle cause di maalttia. È seconda dopo Bucarest come danno pro capite per città, con i 2.843 euro l’anno di costo per i milanesi, che sono tra coloro che pagano più cara l’aria che respirano. Seguono Padova, e Venezia e Brescia a pari merito.
I dati potrebbero subire un grosso peggioramento se si andassero ad aggiungere i costi della pandemia, che ha costretto le persone a ragionare sulla relazione tra gli effetti dell’infezione e quelli dell’aria inquinata.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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