
La Pac è una delle voci più importanti del bilancio Ue e ne rappresenta circa un terzo del totale
Parte il negoziato a tre fra la Commissione europea, il Consiglio e i rappresentanti del Parlamento Ue per arrivare a un accordo sulla riforma della Politica agricola comune (Pac), al centro del dibattito politico nelle istituzioni dell’Ue la settimana scorsa (leggi qui).
Il pacchetto è costituito da tre regolamenti: il primo riguarda i nuovi piani strategici, il secondo l’organizzazione comune di mercato (Ocm) e il terzo la governance, ovvero il finanziamento, la gestione e il monitoraggio dei sussidi.
La Pac è ancora oggi una delle voci più importanti del bilancio Ue e ne rappresenta circa un terzo del totale. I suoi sussidi avvengono tramite pagamenti diretti e fondi per lo sviluppo rurale. Nel nuovo bilancio pluriennale dell’Ue (Qfp), a prezzi correnti, per il periodo di programmazione 2021-2027 sono stati previsti 270,044 miliardi per i pagamenti diretti, di cui quasi 25,400 miliardi per l’Italia, e 87,441 miliardi per lo sviluppo rurale (di cui 9,748 miliardi per l’Italia), per un totale di 357,485 miliardi.
Secondo il consenso raggiunto in Consiglio, dopo l’approvazione definitiva dei co-legislatori, la riforma e dovrebbe entrare in vigore pienamente nel 2023 per durare fino al 2030, a seguito di un periodo di transizione di due anni (2021 e 2022) in cui verrà sostanzialmente prolungata l’attuale Pac.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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