
Il gruppo milanese raggiunge con tre mesi di anticipo i tre miliardi di profitti con le proprie forze. Ora Messina si dice pronto a distribuire i dividendi
Intesa Sanpaolo non delude e sforna utili oltre le attese, confermando le previsioni per l’intero 2020 e per il 2021. L’utile trimestrale balza a 3,810 miliardi dai 1,044 miliardi dello scorso anno.
Nello specifico ha registrato interessi netti per 2,099 miliardi (erano 1,741 miliardi un anno fa), commissioni nette per 2,133 miliardi dai precedenti 1,966 miliardi, proventi operativi per 4,658 miliardi da 4,513 miliardi del 2019. I costi operativi, inclusa l’operazione straordinaria con Ubi Banca, sono stati pari a 2,556 miliardi nel trimestre, in crescita rispetto ai 2,3420 miliardi del 2019, mentre le rettifiche sui crediti, come previsto dagli analisti, sono raddoppiate da 473 milioni di un anno fa agli attuali 932 milioni di euro.
Il gruppo milanese raggiunge così con tre mesi di anticipo i tre miliardi di profitti con le proprie forze, prefissati per la fine di quest’anno. E per il futuro le prospettive sono alte. L’obiettivo per il 2022 è di raggiungere un utile netto, compresi i benefici derivanti dall’integrazione con Ubi Banca, di almeno cinque miliardi di euro.
Sul fronte delle cedole viene confermata la politica dei dividendi, che prevede la distribuzione di un ammontare cash pari a un payout ratio pari al 75% del risultato netto per l’esercizio 2020 e al 70% per l’esercizio 2021 se la Bce lo permetterà a dicembre. «Siamo convinti di essere una delle banche meglio posizionate per poter riprendere la distribuzione dei dividendi una volta avuta l’autorizzazione della Bce», ha detto il ceo Carlo Messina.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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