
“Serve un balzo in avanti verso un mondo più inclusivo e resiliente”
«La pandemia da Coronavirus è arrivata come uno shock improvviso che può cancellare anni di progressi nella riduzione della povertà e aggravare le disuguaglianze e l’esclusione». A lanciare l’allarme è il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco intervenendo al meeting virtuale The global foundation, Rome roundtable 2020.
Il numero di persone che vivono in uno stato di povertà estrema aumenterà per la prima volta in 25 anni di un un numero che, secondo le stime della Banca Mondiale, potrebbe superare 100 milioni di unità nel 2020, fino a +150 milioni entro il prossimo anno. «L’impatto della pandemia non è stato equilibrato tra i lavoratori, con le perdite di lavoro che si sono concentrate principalmente nei settori poco qualificati e caratterizzati da basse paghe. L’impatto è particolarmente grave per le donne e i giovani – ha continuato. – Un accesso non equo alla sanità e all’istruzione, e la conseguente perdita di capitale umano, potrebbero peggiorare ulteriormente le conseguenze (della crisi) sulle generazioni attuali e future».
Visco sottolinea che la ripresa economica che ha preso piede nel terzo trimestre è stata “vigorosa” ma “parziale e fragile” e, per questo, le misure di sostegno non devono essere allentate troppo presto. «Ritirare il supporto troppo presto – ha spiegato – e un mancato intervento tempestivo, se necessario, potrebbero mettere a repentaglio la ripresa, inasprire le tensioni sociali e, in ultima analisi, rivelarsi controproducenti. In particolare, la gravità della crisi richiede un’adeguata protezione per le famiglie e le imprese più colpite».
Secondo il numero uno di Bankitalia dovremmo tutti imparare il più possibile dalla lezione della crisi e fare un “balzo in avanti” verso un mondo post-pandemico “più inclusivo e più resiliente”. «L’obiettivo comune – ha sottolineato Visco – è fare in modo che nessuno sia lasciato indietro, contrastando sia il rischio di esclusione sia quello di comportamenti finanziari irresponsabili, come il sovraindebitamento».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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