
Dal primo dicembre l’azienda non svolgerà più il servizio di collegamento con l’Isola
La compagnia di navigazione Tirrenia ha annunciato che dal prossimo primo dicembre chiuderà tutti i collegamenti da e per la Sardegna. Una soluzione dovuta alle incertezze sulla Convenzione per i collegamenti in continuità territoriale marittima di Sardegna e Sicilia, che è scaduta lo scorso 19 luglio. Da allora, le rotte sono continuate per volontà dell’armatore che ora, come fa sapere in una lettera l’amministratore delegato della compagnia del gruppo Onorato, Massimo Mura, chiede copertura giuridica e finanziaria per la prosecuzione del servizio.
La decisione di Tirrenia potrebbe sfociare in centinaia di licenziamenti: con la chiusura dei collegamenti tra Genova-Olbia-Arbatax, Napoli e Cagliari, Cagliari e Palermo, oltre al Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, verrà a mancare il posto di lavoro per personale navigante e amministrativo, senza contare l’impatto negativo sulla forza lavoro utilizzata localmente nei territori serviti, tanto in porto quanto nell’ambito dei servizi.
«Siamo fortemente preoccupati per la riduzione delle possibilità di movimento dei passeggeri e delle merci in Sardegna – ha riferito William Zonca, segretario della Uiltrasporti Sardegna – esprimiamo molta preoccupazione per i quasi 500 marittimi i cui posti di lavoro sono messi a rischio da questa presa di posizione di Tirrenia e chiediamo un intervento immediato del ministero dei Trasporto e della Regione Sarda». La Uil ha annunciato la mobilitazione dei lavoratori.
Tirrenia manterrà i collegamenti fra Napoli e Palermo, fra Civitavecchia e Olbia e fra Genova e Porto Torres, comprese le rotte merci Livorno-Cagliari e Ravenna-Brindisi-Catania. Tuttavia la forte riduzione potrebbe provocare dei rischi per l’economia di tutto il territorio sardo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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