
E chiede all’Ue di vietare lo sci sino al 10 gennaio
La Germania non allenta le misure perché al momento le condizioni per farlo non ci sono. La cancelliera tedesca Angela Merkel e i governatori dei 16 Stati del Paese hanno concordato di prolungare il lockdown parziale imposto a inizio novembre fino al 20 dicembre nello sforzo di ridurre i casi di contagio prima del periodo natalizio.
In Germania ieri sono stati registrati 18.633 nuovi contagi. «Non possiamo essere soddisfatti di questo successo parziale. Questo ci ricorda nel modo più tragico che oltre le statistiche ci sono i destini delle persone», ha detto la Merkel riferendosi ai 401 morti delle 24 ore precedenti.
Non saranno possibili incontri oltre le cinque persone di due nuclei abitativi escludendo i ragazzi sotto i 14 anni. Nel periodo delle festività questo numero verrà incrementato a 10. Ristoranti, luoghi di svago e culturali dovrebbero restare chiusi ma potrebbero essere previste riaperture anticipate su base locale. I festeggiamenti per Capodanno e i fuochi d’artificio sono caldamente scoraggiati e in alcuni casi vietati. I datori di lavoro devono consentire ai dipendenti di lavorare da casa dal 23 dicembre all’1 gennaio. Le mascherine sono obbligatorie anche al di fuori dei negozi, nei parcheggi e nella maggior parte delle scuole secondarie. Il numero di persone presenti contemporaneamente nei negozi sarà ridotto.
E per aiutare le attività più colpite dalla crisi il Governo intende investire altri 17 miliardi di euro di indennizzi.
Ma non è tutto perché la Germania chiederà all’Unione Europea di vietare le piste da sci fino al 10 gennaio, nonostante l’opposizione dell’Austria e la rabbia delle località sciistiche (ne abbiamo parlato qui). «Tutti i viaggi d’affari e privati non essenziali, in particolare i viaggi turistici, compresi i viaggi all’estero per la stagione sciistica, dovrebbero essere evitati – afferma il testo negoziato dalla Merkel e dai 16 Lander. – Il Governo è invitato a lavorare a livello europeo affinché il turismo sciistico non sia autorizzato prima del 10 gennaio».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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