
In Italia si registra il calo più forte da maggio: il Pmi servizi cade a 39,5 punti a novembre dai 46,7 di ottobre
L’economia dell’Eurozona è in difficoltà. A novembre si contrae di nuovo l’attività terziaria, posizionandosi al di sotto della soglia di non cambiamento di 50 per il terzo mese consecutivo. L’indice Pmi servizi, calcolato dall’istituto IHS Markit, si è attestato a 41,7 punti secondo la lettura finale, in calo dai 46,9 punti di ottobre ma sopra i 41,3 punti della lettura preliminare. E’ il calo maggiore da maggio.
Tutte e cinque le nazioni monitorate dall’indagine, ovvero Francia, Germania, Italia, Spagna ed Irlanda, hanno registrato una contrazione dell’attività, poiché le restrizioni attuate per frenare i contagi da Covid-19 hanno limitato l’attività economica. E’ proprio in Italia che si registra il calo più forte. A novembre l’indice Pmi servizi da 46,7 di ottobre è crollato al valore minimo in 6 mesi di 39,4 punti. Quest’ultimo declino non ha tuttavia toccato i record osservati durante il picco pandemico della scorsa primavera.
«L’economia dell’eurozona a novembre è tornata a contrarsi, poiché i Governi hanno inasprito la lotta contro il Covid-19 e l’attività economica è stata di nuovo colpita dalle nuove misure attuate per frenare la seconda ondata di contagi. Questo è tuttavia un calo di gran lunga inferiore rispetto a quello osservato in primavera – commenta Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit. – Ciononostante, nel quarto trimestre molto probabilmente si assisterà ad un ulteriore indietreggiamento dell’economia dell’eurozona, con contrazioni particolarmente forti in Francia, Spagna e Italia».
di: Maria Lucia PANUCCI
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