
Dopo la fuga di utenti il tempo per accettare la nuova policy è slittato in avanti di tre mesi
Dopo la bufera che si è scatenata nei giorni scorsi a causa della nuova policy introdotta da Facebook per WhatsApp, con conseguente reazione del Garante della privacy e la fuga di utenti che ne è derivata (ne abbiamo parlato qui), la Big Tech guidata da Mark Zuckerberg ha deciso di posticipare di tre mesi l’accettazione dei nuovi termini, per cui si avrà tempo fino al 15 maggio 2021.
Inizialmente l’ultimo giorno utile per accettare l’aggiornamento dell’informativa sul trattamento dei dati personali era stato fissato all’8 febbraio: dare il proprio consenso alla nuova normativa è obbligatorio per continuare ad usare l’applicazione, pena la sospensione o l’eliminazione dell’account.
La presa di posizione di WhatsApp non è piaciuta né agli utenti né alle autorità, e ne è scaturita una pioggia di polemiche e un deciso passaggio a Telegram e Signal. WhatsApp ha spiegato che l’ultimo aggiornamento «non cambia nulla del concetto fondamentale della società. L’app si fonda su un concetto semplice: tutto ciò che condividi con familiari e amici rimane tra voi – hanno rimarcato dall’azienda – questo significa che continueremo a proteggere le tue conversazioni personali con la crittografia end-to-end». Le differenze riguardano perlopiù il sistema di WhatsApp Business, la nuova funzione: «l’ultimo aggiornamento include nuove opzioni facoltative che consentono agli utenti lo scambio di messaggi con le aziende che usano WhatsApp – prosegue la nota – e offrono maggiore trasparenza sulle nostra modalità di raccolta e utilizzo dei dati. Non aumenta la nostra capacità di condividere le informazioni con Facebook».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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