
Rimangono arancioni solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Bolzano. Speranza: “non è uno scampato pericolo”
Da domani la maggior parte delle Regioni italiane tornano in zona gialla, ad eccezione di Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e della Provincia autonoma di Bolzano (ne abbiamo parlato qui).
Cosa si può fare in zona gialla? Ci si può muovere tra le 5 e le 22 all’interno della propria Regione, senza limiti comunali. Si può fare visita a parenti e amici all’interno della stessa Regione, sempre nel numero massimo di due persone più eventuali figli o persone a carico al di sotto dei 14 anni. Riaprono i bar e i ristoranti dalle 5 alle 18. Dalle 18 alle 22 si può ordinare da asporto, mentre la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. Una nota importante per i bar senza cucina o per il commercio al dettaglio di bevande: sono gli unici due casi in cui non è possibile fare asporto dalle 18 alle 22. I centri commerciali rimangono chiusi nel fine settimana e nelle giornate festive e prefestive. All’interno delle strutture potranno aprire farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, supermercati, tabacchini ed edicole. Riaprono i musei e i luoghi di cultura, dal lunedì al venerdì. Accessibili anche le mostre. Per quanto riguarda lo sport, si può praticare all’aperto all’interno della propria Regione. Rimangono chiuse palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. Aperti solo per chi ha bisogno di attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. Aperti i centri e circoli sportivi per attività sportiva di base all’aperto.
Rimangono valide le norme generali di distanziamento sociale e igiene personale. Bisogna indossare dispositivi di protezione ed evitare gli assembramenti.
Il ministro della Salute Roberto Speranza avverte: «zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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