
Nei primi quindici giorni di agosto i Caf hanno inviato il 70% di pratiche in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
E’ il periodo della grande corsa all’Isee 2020. Ebbene sì, l’indicatore della situazione economica del nucleo familiare serve per poter accedere al bonus vacanze e alle diverse forme di sostegno al reddito messe in campo contro l’emergenza economica da Covid-19. E così molte famiglie fanno la fila ai Caf che nei primi 15 giorni di agosto hanno inviato il 70% di pratiche in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (a luglio erano il 30% in più). Complessivamente sono già state elaborate l’85% delle dichiarazioni inviate in tutto il 2019. «Con questo ritmo a metà settembre avremo già esaurito il plafond di risorse previsto dalla convenzione con l’Inps per l’invio gratuito degli Isee», affermano Massimo Bagnoli e Mauro Soldini della Consulta nazionale dei Caf.
Ad affollare i centri di assistenza fiscale sono stati i bonus vacanze. Per poter avere l’agevolazione le famiglie hanno dovuto dimostrare di avere un Isee sotto i 40 mila euro e questo ha comportato l’invio delle pratiche per 4,8 milioni di nuclei familiari: a metà agosto già 1,2 milioni di famiglie avevano ricevuto il bonus tramite l’appIO e tante altre avranno tempo fino al 31 dicembre per chiederlo e utilizzarlo. A questi numeri si affiancheranno presto le numerose pratiche Isee, tradizionalmente inviate tra settembre e ottobre, per accedere alle agevolazioni di università e rette scolastiche.
E sono molte le iniziative vincolate all’indicatore messe in campo sul territorio (da Regioni ed enti locali) per sostenere le famiglie in maggiore difficoltà. Con il peggiorare della situazione economica, infatti, per tante famiglie l’Isee potrebbe diventare decisivo, per avere una boccata d’ossigeno. Lo dimostra il continuo lievitare delle richieste di reddito di cittadinanza e di emergenza. Per entrambe gli assegni l’Isee è condizione di accesso imprescindibile. In questi mesi post Covid le domande di reddito di cittadinanza sono cresciute del 14,1% (rispetto al censimento di marzo) superando i due milioni e 75 mila richiedenti. In parallelo le domande di reddito di emergenza pervenute all’Inps superano le 570 mila.
di: Maria Lucia PANUCCI
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