
La crescita più rapida del manifatturiero, con in testa la Germania, è stata controbilanciata da un nuovo calo del settore terziario, spesso collegato all’aumento dei contagi
Vacilla la ripresa dell’Eurozona e ristagna l’attività economica. La crescita più rapida del manifatturiero, con in testa la Germania, è stata controbilanciata da un nuovo calo del settore terziario, spesso collegato all’aumento dei casi di contagio delle ultime settimane. L’indice Flash del IHS Markit PMI Composito dell’Eurozona di settembre è diminuito per il secondo mese consecutivo, scendendo da 51,9 di agosto a 50,1 ed indicando un incremento dell’attività economica molto marginale. I dati rivelano che ci troviamo di fronte ad un’economia quasi in stallo poiché la crescita del contagio e le misure di distanziamento sociale adottate hanno frenato la domanda, soprattutto per i servizi più a diretto contatto con i consumatori.
La Germania ha continuato a guidare la classifica della ripresa. Eppure, persino in territorio tedesco la forte impennata della produzione manifatturiera, in crescita al tasso più rapido da gennaio 2018, è stata controbilanciata dal primo calo dell’attività terziaria da giugno, causando un rallentamento del ritmo di espansione per il secondo mese consecutivo. Nel frattempo, per la prima volta in quattro mesi, la Francia ha indicato la prima contrazione dell’attività economica, causata da un calo della produzione terziaria che ha compromesso il modesto rialzo della produzione manifatturiera.
«È evidente che siamo di fronte ad un’economia a due velocità. Le fabbriche riportano una crescita della produzione alimentata dalla sempre maggiore domanda, soprattutto estera, e dalla riapertura del commercio al dettaglio in parecchie nazioni. Il settore più grande, quello dei servizi però è ritornato a contrarsi notevolmente per via degli interrogativi sollevati sull’impatto della trasmissione virale sulle imprese di consumo con alto contatto interpersonale – ha dichiarato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, commentando i dati PMI. – Allo stato attuale, la preoccupazione principale è se l’indebolimento dei dati di settembre aumenterà nel quarto trimestre, provocando un ritorno alla recessione dopo la troppo breve ripresa del terzo trimestre».
di: Maria Lucia PANUCCI
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