
Anche Moderna punta ad avere l’approvazione del suo vaccino a dicembre. Per il prof. Crisanti invece non se ne parla prima del 2022
Notizie incoraggianti sul fronte anti-Covid arrivano dal premier Conte che parla dell’arrivo del vaccino già entro dicembre. «Se le ultime fasi di preparazione del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane, le prime dosi saranno disponibili all’inizio di dicembre», ha detto.
Non la pensa così Andrea Crisanti, direttore di microbiologia e virologia presso l’Università di Padova secondo cui i tempi “burocratici” sono lunghi e non si può parlare di somministrazione prima del 2022. «Prima il vaccino deve essere registrato per fare delle somministrazioni inizialmente limitate nello spazio e nel tempo, poi se le caratteristiche di sicurezza sono confermate sul campo, verrà prodotto su larga scala – ha detto nel corso di un’intervista su Agorà. – Ma non penso che se ne parli prima del 2022, prima che tutti quanti possano avere accesso a un vaccino che funzioni».
Intanto buone notizie arrivano anche da Moderna: il gruppo biotech americano punta ad avere l’approvazione ad uso emergenza del suo candidato vaccino contro il Covid-19 entro la fine dell’anno. Lo avrebbe dichiarato l’amministratore delegato Stéphane Bancel, nel corso della conferenza annuale Tech Live del Wall Street Journal. Secondo Bacel, il governo federale potrebbe autorizzare l’uso in emergenza del vaccino sperimentale dell’azienda a dicembre, se i risultati provvisori dello studio clinico saranno positivi a novembre. Per il più ampio via libera da parte del governo invece si dovrebbe aspettare a inizio 2021.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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