
Ecco gli scenari possibili dopo l’ultimo dpcm
Il 10 novembre. E’ questa la data cerchiata in rosso dal Governo per decidere il prossimo destino dell’Italia. Ebbene sì, sarà quello il giorno della resa dei conti, in cui Conte farà un primo bilancio degli effetti delle nuove misure prese con l’ultimo Dpcm in vigore da oggi (leggi qui).
Due le ipotesi in campo. La prima, quello più ottimistica, parte dalla speranza che la curva dei contagi sia finalmente sotto controllo. Se così fosse, a partire dal 24 novembre, giorno in cui scade il Dpcm del semi-lockdown, si potrebbe arrivare a qualche riapertura come per i cinema e i teatri, forse le palestre, i parchi naturali e gli impianti sciistici, con la possibilità di estendere fino alle 23 l’orario di apertura per pizzerie, ristoranti e bar.
Ma se i contagi dovessero continuare a crescere, seguendo quanto sta accadendo per esempio in Francia dove la situazione è al momento fuori controllo (guarda qui), a quel punto dal 24 novembre si potrebbe arrivare di fatto a un altro lockdown totale, come quello imposto a marzo, con anche la chiusura dei confini regionali.
L’ultimo baluardo resta la scuola: solo in caso di situazione drammatica, spiegano fonti della maggioranza, il Governo deciderà la chiusura di materne, elementari e medie. Per ora solo le superiori restano con didattica a distanza almeno al 75%.
La tensione è alta perché sono questi i giorni decisivi per capire se a Natale e a Capodanno saremo tutti chiusi in casa o se ci sarà un parziale allentamento delle restrizioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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