
Le Regioni erano gialle, passano alla zona di rischio successiva
Il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio ha fatto l’annuncio che si aspettava in giornata sulle Regioni che passano dalla zona di rischio gialla a quella più alta.
Per il momento diventano zone arancioni Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana. A firmare l’ordinanza con la nuova categorizzazione è il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il provvedimento entrerà in vigore da mercoledì. Poco fa, con un post sulla pagina Facebook, ha confermato il passaggio della Liguria il presidente Giovanni Toti: «indubbiamente i nostri ospedali sono sotto forte pressione – ha scritto – il mondo medico chiede interventi e in queste situazioni riteniamo che il criterio di prudenza debba sempre prevalere».
Dall’entrata in vigore dell’ordinanza scatta nelle Regioni arancioni la chiusura totale di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. La consegna a domicilio rimane possibile senza limiti di orario e si potrà effettuare vendita da asporto fino alle 22 con divieto di consumazione sul posto.
Rimangono chiusi centri benessere, palestre e piscine. Aperti i centri sportivi per l’attività all’aperto, che dovrà però essere fatta sempre in forma individuale.
Gli spostamenti fuori dalla propria Regione o dal Comune di residenza saranno vietati salvo motivi di necessità, salute, studio o lavoro, per dimostrare i quali sarà richiesta l’autocertificazione.
Per le superiori scatta l’obbligo di didattica a distanza.
Si attende anche lo spostamento della Campania, che potrebbe passare domani da zona gialla a zona rossa.
La mappa dell’Italia, a seguito delle nuove direttive, prevede in zona rossa Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. In zona arancione Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia e Sicilia. In zona gialla infine Basilicata, Campania (al momento), Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Veneto.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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