
Le nuove restrizioni hanno spinto l’azienda a stringere la cinghia. Non sono esclusi altri tagli in futuro
Continua ad essere nera la crisi Walt Disney a causa dell’impatto economico dovuto al Coronavirus. A causa della pandemia i parchi a tema quest’anno sono stati chiusi o costretti ad operare con forti limitazioni così come sono state bloccate le navi da crociera a tema di proprietà della controllata Disney Cruise line ed anche i suoi negozi al dettaglio sono stati costretti ad abbassare le serrande. Gli Stati Uniti rientrano tra i Paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria e non è ancora chiaro quando Disney potrà riaprire il suo parco Disneyland in California, chiuso al pubblico da marzo.
E così la società ha dovuto annunciare che nel corso del primo semestre dell’esercizio fiscale 2021 licenzierà 32 mila addetti dei suoi parchi. Soltanto pochi mesi fa l’azienda aveva annunciato un taglio di 28 mila posti e ora con un un nuovo annuncio non ha escluso ulteriori misure, compreso un aumento di capitale e la mancata distribuzione di dividendi o l’ulteriore riduzione di posti di lavoro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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